martedì 27 ottobre 2009

Non è che l'inizio..


"Non è una inezia accettare che la menzogna e l'imbroglio ci vengano presentati come unica forma di governo: la democrazia è imperfetta, ed è bene sapere che solo la nostra decisione può migliorarla" (Luis Sepulveda)
Noi stiamo lottando. In ogni Città. Siamo anche convinti che qualche accordo sottobanco è stato firmato con qualche organizzazione sindacale. Ma, ci permettiamo di informare vecchi e nuovi padroni, ai 'capitani di sventura' che...non è che l'inizio.

39 commenti:

collettivolavoratorigetronics ha detto...

Le rsu? Ma fatemi il piacere, fatevi dare i tabulati dello sciopero e poi pubblicateli: vedrete che sorpresa!!! La maggior parte di loro prende il permesso sindacale o addirittura ferie invece di dichiarare lo sciopero!!!! Vergognatevi, ma non appena saranno chiuse le danze faremo una bella denuncia collettiva!!!
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Mi spieghi cosa cambia se uno mette sciopero, ferie , permesso o malattia se poi viene a fare le manifestazioni/iniziative?

E per qusto vuoi fare una denuncia collettiva? Auguri!

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Conosci la parola ETICA?

Anonimo ha detto...

i primi di novembre invierò la denuncia alla direzione provinciale del lavoro (tentativo di coinciliazione) per la mancato pagamento dei 3 stipendi arretrati anche perchè se agile fallisse solo gli ultimi 3 stipendi sarebbere esegibili e poi proseguirà la causa legale.
perchè farci ricattare per avere lo stipendio?

Anonimo ha detto...

PICCHETTIAMO CON MANIFESTAZIONI PACIFICHE LA CASA DI “MASSA” LE SCUOLE DEI SUOI FIGLI ….METTIOMOLO IN DIFFICOLTA’ !

SCRIVIAMO TUTTI A STRISCIA LA NOTIZIA, RACCONTIAMOGLI COSA STA FACENDO (ED HA FATTO IL SIG.) CON NOI ED ALTRE AZIENDE IL SIG. MASSA

E’ LUI CHE DOBBIAMO COLPIRE !!!!!!

DAI FORZA !!!!!!

Anonimo ha detto...

NON ABBIAMO PIU NULLA DA PERDERE.,
NON SPERATE CHE CI SIA SEMPRE QUALCUNO CHE LO FACCIA PER VOI ….
OGNUNO SI PRESTI ALLA CAUSA ….ALMENO UNA MIAL O UNA SEGNALAZIONE NON VI COSTA NULLA …..DAI FORZA !!!!!!


Numeri ed indirizzi di Striscia:
N.ro verde SOS Gabibbo:800 055 077
Fax: 02 21023666
Indirizzi E-mail: gabibbo@mediaset.it
Indirizzo: Striscia la notizia - Palazzo dei Cigni -
20090 Milano Due - Segrate - Mi

Anonimo ha detto...

A proposito di RESTFORM LIMITED

DANIELE D’APOTE, 46enne che viveva da qualche anno a Bertonico e che ora è accusato di ricettazione (di soldi) e legami con la ’ndrangheta, ieri è stato interrogato dai magistrati in carcere. E si è difeso proclamando di essere vittima della ’ndrangheta: «Gli prestavano soldi a usura», dice il suo avvocato, Francesco Ettore. «Una sentenza del giugno 2008 emessa dal Tribunale di Varese dice che D’Apote è vittima di usura. Se i magistrati non si leggono tutte le carte, commettono questi errori...», aggiunge. L’avvocato pronostica: «Finirà tutto in una bolla di sapone». Intanto, dando uno sguardo ai registri della camera di commercio, si capisce il settore in cui lavorava D’Apote. Al momento, risulta infatti, proprietario di una quota di un’azienda in liquidazione, ma anche di una piccola quota della Revincta Srl, azienda di costruzioni con sede a Milano, controllata da un’azienda di Londra, la Restform Limited. Dal 2005 è poi proprietario di un’azienda, ora in liquidazione, che si opccua di servizi alle aziende, la Ucs di Verdellino. Detiene poi 4mila euro dei 12mila di proprietà della Matrix Spa e parte della Tve Spa, che sarebbe un’azienda di trasporto valori. In liquidazione, invece, un’altra azienda di cui era socio, l’Immobiliare Sud Ovest di Bergamo. A questa si aggiunge anche la Inda Srl.

Anonimo ha detto...

Penso che invece di parlare della RSU sia piu importante denunciare il comportamento di Bellisai e Rocchetti. Loro ci hanno già mollato infatti stanno facendo in modo che sopratutto i compagni napoletani non possano partecipare alle iniziative "nazionali"

Anonimo ha detto...

Bisogna dire che è stato Rocchetti a non voler fare l'art 28

Anonimo ha detto...

Qui hanno licenziato 1192 famiglie, delinquenti e avanzi di galera e noi stiamo qui a parlare di ETICA?? Ma ci sentiamo bene o il licenziamento ha già provocato i primi danni alla nostra mente??

Anonimo ha detto...

dal sito IDV:

Venerdì 30 Ottobre 2009 - ore 12:30
Antonio Di Pietro in Piemonte

BEINASCO Ore 12.30
Incontro con le maestranze Mahle di fronte cancelli della multinazionale

TORINO Ore 15.30
Incontro con i lavoratori Eutelia/Agile dello stabilimento di Torino presso il "Centro Pier Della Francesca" di Corso Svizzera,185

ALESSANDRIA Ore 17.30
Antonio Di Pietro parteciperà al convegno "La crisi in Piemonte. Le proposte dell'Italia dei Valori"

Anonimo ha detto...

Cosa si nasconde dietro la “multinazionale” inglese Restform Limited che controlla il gruppo Omega? Probabilmente la criminalità organizzata calabrese. Restform, che pur essendo a tutti nota come multinazionale non è nemmeno rintracciabile tramite un sito internet ufficiale, è sicuramente una delle tante “scatole cinesi” piene solo di fuffa imbastite per dare al gruppo Omega un’ombra di credibilità. Una notizia pubblicata sul quotidiano “Il Foglio” di Lodi il 28/04/09 solleva inquietanti interrogativi: si legge di un imprenditore edile, Daniele D’Apote, accusato di ricettazione e legami con la ‘ndrangheta calabrese. Il D’Apote possiede fra le altre cose una quota di un’azienda di costruzioni milanese controllata dalla fantomatica Restform Limited, e detiene 4000 euro di capitale dell’azienda Matrix Srl. Quest’ultima, di proprietà di Pio Piccini ha fornito il capitale sociale di Omega congiuntamente con la società Condursio (sempre di proprietà di Piccini), entrambe estinte per sequestro giudiziario. Fra l’altro Matrix Srl ha sede in viale Liegi 44 a Roma dove si trova anche la sede legale di Omega
DANIELE D’APOTE, 46enne che viveva da qualche anno a Bertonico e che ora è accusato di ricettazione (di soldi) e legami con la ’ndrangheta, ieri è stato interrogato dai magistrati in carcere. E si è difeso proclamando di essere vittima della ’ndrangheta: «Gli prestavano soldi a usura», dice il suo avvocato, Francesco Ettore. «Una sentenza del giugno 2008 emessa dal Tribunale di Varese dice che D’Apote è vittima di usura. Se i magistrati non si leggono tutte le carte, commettono questi errori…», aggiunge. L’avvocato pronostica: «Finirà tutto in una bolla di sapone». Intanto, dando uno sguardo ai registri della camera di commercio, si capisce il settore in cui lavorava D’Apote. Al momento, risulta infatti, proprietario di una quota di un’azienda in liquidazione, ma anche di una piccola quota della Revincta Srl, azienda di costruzioni con sede a Milano, controllata da un’azienda di Londra, la RESTFORM LIMITED. Dal 2005 è poi proprietario di un’azienda, ora in liquidazione, che si opccua di servizi alle aziende, la Ucs di Verdellino. Detiene poi 4mila euro dei 12mila di proprietà della Matrix Spa e parte della Tve Spa, che sarebbe un’azienda di trasporto valori. In liquidazione, invece, un’altra azienda di cui era socio, l’Immobiliare Sud Ovest di Bergamo. A questa si aggiunge anche la Inda Srl.

Anonimo ha detto...

Ad Arezzo si dice che i L***i abbiano già iniziato a ripiazzare le loro persone nelle aziende a loro collegate a cui veniva subappaltatop il lavoro.

I servi del potere che leccando il c**o a S*****e e Co salveranno il loro stipendio a danno del nostro devono sapere che noi ... vigiliamo.

Se, come pare, li troviamo in qualche società satellite avremo modo di ricordare a loro ed alle loro famiglie quanto schifo provaiamo per chi fattendosene di tutto e tutto vive come come un verme alle spalle degli altri.

VERGOGNATEVI.

Anonimo ha detto...

Sede di Roma occupata ad oltranza da questa mattina.

Anonimo ha detto...

Tutte le sedi combattono...tranne a Napoli che si dorme....piacciono solo gli scioperi comodi ai napoletani!!

Anonimo ha detto...

Fate una cosa saggia......fateli fallire almeno non banchetteranno con i vostri soldi.
A.W.

Anonimo ha detto...

Firenze – Attivare una task force regionale su “crisi e occupazione” all’Eutelia di Arezzo, coordinare una riunione con tutte le regioni “dove hanno sede i diversi stabilimenti del gruppo”, svolgere una “riunione urgente della competente commissione consiliare e dei capigruppo con i lavoratori e le organizzazioni sindacali” e, infine, inviare il testo della mozione al presidente del Consiglio, al ministero dello Sviluppo economico e ai presidenti dei gruppi di Camera e Senato.
Sono questi gli impegni che il Consiglio regionale chiede alla Giunta per fronteggiare la grave crisi occupazionale della Eutelia, l’azienda di informatica e comunicazioni che ha annunciato l’esubero di 1.192 lavoratori, con la mozione che è stata approvata all’unanimità.
“A rischio – ha detto Aldo Manetti (Prc) – non c’è solo la perdita di quasi 1200 posti di lavoro ma la perdita di professionalità e competenze importanti in un settore strategico dell’economia”.
Mauro Ricci (Pd) ha sottolineato come, invitando la Giunta a intervenire prontamente, ha sottolineato come “non risulta per niente chiaro l’atteggiamento dell’azienda”.

Anonimo ha detto...

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/agile-srl-altro-clamoroso-caso-di-malaimprenditoria/34654_cronaca_2_1.html

Anonimo ha detto...

a roma sede occupata e la maggior parte a lavorare dal cliente! bravi!!! Vi ricordo solo che state lavorando gratis e che siamo stati licenziati!!!

Anonimo ha detto...

Ad Arezzo si dice che i L***i abbiano già iniziato a ripiazzare le loro persone nelle aziende a loro collegate a cui veniva subappaltatop il lavoro.

I servi del potere che leccando il c**o a S*****e e Co salveranno il loro stipendio a danno del nostro devono sapere che noi ... vigiliamo.

Se, come pare, li troviamo in qualche società satellite avremo modo di ricordare a loro ed alle loro famiglie quanto schifo provaiamo per chi fattendosene di tutto e tutto vive come come un verme alle spalle degli altri.

VERGOGNATEVI.
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VEDI GAZZOTTI e IMPRONTA... non è che le ritroviamo in aziende dei Landi?!?!?! magari hanno firmato qualche cartuccia tutela nel caso Agile fosse stata una bufala....
ATTENZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE..
molta attenzione.

Anonimo ha detto...

Le rsu? Ma fatemi il piacere, fatevi dare i tabulati dello sciopero e poi pubblicateli: vedrete che sorpresa!!! La maggior parte di loro prende il permesso sindacale o addirittura ferie invece di dichiarare lo sciopero!!!! Vergognatevi, ma non appena saranno chiuse le danze faremo una bella denuncia collettiva!!!
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Mi spieghi cosa cambia se uno mette sciopero, ferie , permesso o malattia se poi viene a fare le manifestazioni/iniziative?

E per qusto vuoi fare una denuncia collettiva? Auguri!

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Conosci la parola ETICA?

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Caro Collettivo,
invece di dare giudizi morali, perchè non rispondi semplicemente alla mia domanda?

Io oggi ero tra quelli che hanno occupato la sede di Roma. Mi spieghi in che misura questo mio gesto sarebbe sminuito o dove sarebbe l'immoralità, se dichiarassi un giorno di ferie, semplicemente per non peredere la retribuzione (ammesso di essere retribuiti!). Pensi che abbia un qualche valore, in questa situazione, il computo dei giustificativi per sciopero?
Pensi che sia meglio inserire un giustificativo per sciopero e poi andarsene a casa alle 12.00?
Questo è il mio pensiero, posso sbagliarmi... ma allora spiegami.

Anonimo ha detto...

QUELLE IMBARAZZANTI DIMISSIONI DI TOMMASO POMPEI DA EUTELIA
Tommaso Pompei, il 67enne manager romano che ha ricoperto varie cariche nelle telecomunicazioni, ieri ha stabilito un record assoluto. Dieci giorni fa l'ex-amministratore delegato di Wind e di Tiscali era stato cooptato nel Consiglio di amministrazione di Eutelia, la società di Arezzo che opera nella telefonia ed è in mano al patriarca Angelo Landi e ai figli Samuele, Isacco, Raimondo.

La nomina di Pompei era stata presentata con squilli di trombe non più tardi di venerdì 16 perché la sua esperienza e conoscenza "accrescerà - così si leggeva nel comunicato stampa - le opportunità di Eutelia nelle strategie di sviluppo".

Dopo soli 10 giorni Pompei (la cui nomina sarebbe avvenuta per le pressioni di MontePaschi, creditore forte di Eutelia) ha pensato bene di alzare i tacchi e di dimettersi con motivazioni imbarazzate e per nulla convincenti.

Raramente è successo qualcosa di simile in altre aziende e appare chiaro che il manager ha sentito puzza di bruciato dalle parti della società aretina. D'altra parte Pompei ha già avuto i suoi dispiaceri due anni fa quando per "colpa" di una trasmissione di Milena Gabanelli, la Procura aprì un'inchiesta su una tangente di 97 milioni che avrebbe favorito il faraone di Wind Sawiris.

A far scattare la prudenza di Pompei è la storia più recente di Eutelia che si è liberata a giugno delle attività informatiche cedendole per la ridicola cifra di 96mila euro a Omega, un'azienda di call center. Dopo soli tre mesi Omega ha inviato le procedure di licenziamento per 1.192 dipendenti, il 60% dell'intera forza lavoro.

L'aspetto curioso è che la cessione è avvenuta dopo la costituzione di una società-contenitore che si chiama Agile, la quale, insieme a Omega, si è fusa in questi giorni in un'altra società che si chiama Libeccio. Dietro Libeccio ci sono due fondi inglesi - come si legge oggi in un attento articolo di "Repubblica" - che farebbero capo a un certo Claudio Marcello Massa. Un personaggio che oltre ad altri incarichi in 10 società con oltre 10mila dipendenti, è amministratore delegato di Agile, l'azienda costituita a giugno da Eutelia.

Qualcuno dovrebbe accendere un faro su questi strani movimenti di Eutelia, l'azienda di quei fratelli Landi sui quali la Procura di Arezzo tempo fa aprì un'inchiesta per frode fiscale e falso in bilancio. Di certo c'è soltanto che la cessione del ramo informatico mette a rischio quasi 1.200 posti di lavoro.

E la stessa cosa sta avvenendo in altre aziende come la Videocon di Anagni, un tempo posseduta dalla Thomson e poi ceduta a una ricca famiglia di Bombay e ormai prossima alla chiusura con altri 1.300 posti a rischio.

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-10366.htm

collettivolavoratorigetronics ha detto...

Per Anonimo che vuole spiegazioni sulla parola ETICA:
La trovi in qualunque dizionario di italiano. Per quel che riguarda l'attinenza all'argomento del dichiarare o meno sciopero ti rispondo: ETICAMENTE corretto è il delegato RSU che unitamente ai lavoratori proclama lo sciopero e lo comunica all'azienda come tale. Se un RSU non comunica lo sciopero ma ferie o permesso sindacale lo fa perché non vuol perdere soldi, mentre il lavoratore lo fa per lo stesso motivo ma quelli che stanno a casa e non si espongono nelle manifestazioni lo fanno ANCHE per non manifestare all'azienda il loro assenso verso la lotta in atto (per pararsi il deratano in caso di miracoli). Le organizzazioni sindacali devono imporre ai loro delegati di scioperare e non permettere di prendere i permessi sindacali che servono per partecipare ai coordinamenti e/o alle manifestazioni delle categorie di appartenenza. Aggiungo: come si sente un lavoratore che viene a conoscenza del fatto che il proprio delegato ha inserito ferie o permesso quando invece lui ha inserito lo sciopero? Si sente preso in giro e pone la questione ETICA. Inoltre la pone anche l'RSU che invece lo sciopero lo proclama e davvero lo inserisce a sistema. Affianco alla parola ETICA esiste anche un'altra parola il cui significato forse ti è conosciuto: COERENZA. E' per conseguenza che poi il sindacato perda credibilità.

Anonimo ha detto...

E invece qualche rsu ritiene che i lavoratori possono mettere anche le ferie basta che partecipano alle lotte,magari però qualcuno c'ha il problema che tutte queste ferie non ce le ha o che il capo non glie le approva in tempo. Pertanto non sempre lo sciopero si proclama...

Anonimo ha detto...

per collettivolavoratorigetronics: ma chi sei/siete per dare lezioni di moralità ed etica a tutti?potete dimostrare che potete farlo per i vostri comportamenti?no,perchè naturalmente mantenete l'anonimato fin da quando eravate i valletti dei Landi.....e naturalmente,visto che si parla di etica,censuratelo questo post scomodo!

Anonimo ha detto...

Cosa si nasconde dietro la “multinazionale” inglese Restform Limited che controlla il gruppo Omega? Probabilmente la criminalità organizzata calabrese. Restform, che pur essendo a tutti nota come ...
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Link? Copia dell'articolo..

Anonimo ha detto...

A Napoli abbiamo risolto il problema: da domani 29/10/2009 le RSU (o almeno la parte coerente e non traffichina) indirà lo stato di agitazione e di sciopero permanente ad oltranza così come ha già fatto la RSU di Roma, fin quando non ci sarà una svolta seria in questa vergognosa situazione.

Anonimo ha detto...

fallimento entro fine dicembre ed addio stipendi arretrati (in caso di fallimento solo gli ultimi 3 stipendi sono recuperabili)
ps perchè non si fà l'ingiunzione di pagamento nel frattempo? è sempre qualcosa di scritto ....

Anonimo ha detto...

A Napoli abbiamo risolto il problema: da domani 29/10/2009 le RSU (o almeno la parte coerente e non traffichina) indirà lo stato di agitazione e di sciopero permanente ad oltranza così come ha già fatto la RSU di Roma, fin quando non ci sarà una svolta seria in questa vergognosa situazione.
QUESTA DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE LA LINEA GUIDA CHE TUTTE LE SEDI DEVONO IMMEDIATAMENTE ADOTTARE.
TUTTA L'AZIENDA, TUTTE LE SEDI SI DEVONO FERMARE IMMEDIATAMENTE.

Anonimo ha detto...

Ci stiamo rendendo invisibili, purtoppo dobbiamo prendere coscienza che per far parlare di noi dobbiamo per forza di cose fare "azioni" più forti. Non basta barricarsi nella propria sede e dichiarare sciopero ad oltranza come è stato fatto a Roma o a Napoli per pensare che la Presidenza del Consiglio si interessi di noi. Anzi cosi facendo gli stiamo facendo un favore. Dobbiamo avere le "palle" di uscire per strada e creare disordini e casino, far intervenire la polizia, rompere i coglioni, forse anche farci arrestare. Vedrai che nessuno vuole problemi di ordine pubblico e qualcuno si interesserà a noi!!
E' l'amara verità, costa fatica e sacrificio ma penso sia l'unica strada di chi non ha più nulla da perdere.

Anonimo ha detto...

A Pregnana si segnala la presenza di Giannettoni. Che Ca$$o ci fa ancora qui!?!? Ha accettato l'incarico? La direzione mafiosa-massonica non cessa mai di stupire!!

Anonimo ha detto...

invito i colleghi a verificare se questi indirizzi esistono le sedi omega come indicato sul sito
(20040 BUSNAGO (MI)
Via Italia,197

42100 REGGIO EMILIA
Via Della Previdenza Sociale, 8/a

00198 ROMA
Viale Liegi, 44

00166 ROMA
Via Della Maglianella, 65/T

00192 ROMA
Lungotevere Michelangelo, 9

80022 ARZANO (NA)
Via Vittorio Emanuele III, 205

88046 LAMEZIA TERME (CZ)
Via Crati, 10

09134 CAGLIARI
Circonvallazione Pirri
angolo Via Montecassino

Anonimo ha detto...

Appena si è parlato di 'ndrangheta ecco venire fuori questo articolo delirante, falso, meschino e da figli di p*****a. guarda caso catanzaroinforma.it. E chi c***o sono?? Allora è vero che siamo finiti in mani "strane"!!!!!!

Anonimo ha detto...

oggi per il secondo giorno sono stato davanti alle sede di Roma occupata!
E' mortificante vedere che le uniche televisioni che arrivano sono televisioni locali e che i poltici che vengono non ci dicono sempre le solite cose con nulla di concreto!
Ma è ancora più mortificante vedere che per tutta la giornata non saremmo stati più di 50-60 persone e che sentendo i colleghi di Milano ci veniva detto che loro lavoravano come nulla fosse!
E allora sapete cosa dico? che tutto questo ce lo meritiamo!

collettivolavoratorigetronics ha detto...

Omega attacca la Fiom Cgil e i lavoratori che protestano e si permette di fare anche considerazioni politiche sull'autunno caldo. Abbiamo sentore che ha stipulato un accordo sottobanco con alcune sigle sindacali(il sindacato delle telecomunicazioni e altre sigle non rappresentative)...questo che leggerete è un comunicato dal quale emerge tanta puara e debolezza. Vuol dire che stiamo operando bene!!Che stiamo lottando efficacemente. E le denunce stanno facendo effetto. Hanno paura...Adesso è il momento di non mollare!!Se si fa un passo indietro prenderemo è una sconfitta letale!!

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OMEGA: VOGLIAMO GARANTIRE CONTINUITA' AZIENDALE A AGILE E PHONEMEDIA (ASCA) - Roma, 29 ott - Con una nota il gruppo Omega ribadisce l'intenzione ''di voler garantire la continuita' aziendale di Agile (ex ramo di azienda Eutelia) e di Phonemedia, di voler far fronte, come da impegni gia' sottoscritti, agli oneri nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, in buona parte ereditati da gestioni precedenti (circa 70 milioni di euro) e di operare per il mantenimento di tutti i posti di lavoro possibili nell'ambito di una gestione in equilibrio, evitando il collasso delle aziende e di riflesso la perdita del posto di lavoro per tutti gli 8.000 dipendenti del Gruppo''. Nella nota il Gruppo critica l'atteggiamento ''di chiusura da parte di Fiom che ha, tra l'altro, trasformato gli incontri in sede istituzionale, in particolare presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in occasioni di propaganda politica e intimidazione, secondo una prassi che ci riporta da vicino ai precedenti dell'autunno caldo'', prosegue la nota. Omega, ''che ha assunto il controllo di Phonemedia da pochi giorni, ha gia' anticipato cifre rilevanti prima ancora di affrontare il nodo dell'assenteismo strutturale che sta pesando sui rapporti con la clientela. Per raggiungere l'obiettivo e' pero' necessario che le parti coinvolte assumano atteggiamenti responsabili. A partire dai rappresentanti della Pubblica Amministrazione che devono alle societa' del Gruppo circa 36 milioni per prestazioni passate'', conclude la nota

Anonimo ha detto...

MA DI CHE KAZZO PARLATE: DELL ERSU, DEI PERMESSI SINDACALI???
MA VI è CHEIRAO CHE A gENNAIO SIAMO A CASA??!!??

MA ANDATE AFFANCULO TUTTI, SIETE LA DELUSIONE PIU' TOTALE!!!

Anonimo ha detto...

Io intanto oggi sono partito con la lettera di pagamento e tra una settimana il legane fa l 'ingiunzione di pagamento..forza tutti insieme così vediamo cosa fanno ..e poi impugnamo il ritorno in Eutelia , magari con una bella Manifestazione intorno la nave circondiamola..Avanti ...lavoratori!!

Anonimo ha detto...

Economia - Ivrea - 29/10/2009
La vicenda Agile/Omega sbarca in Parlamento
di Marco Campagnolo
Il caso Agile/Omega ha varcato le porte dell’Aula parlamentare. Grazie a una interrogazione rivolta al ministro della Sviluppo economico da parte del deputato del Pd Luigi Bobba, piemontese di Vercelli.

Lo scorso lunedì Bobba ha presentato una “Interrogazione a risposta in Commissione” che non ha ancora concluso il suo iter, e alla quale ancora deve giungere la risposta da parte del ministero.

Molto lunga e articolata, l’interrogazione come prima cosa ripercorre tutte le tappe della crisi tra nascita di aziende, cessioni, acquisizioni, passaggi di management da una azienda a un’altra, incontri al ministero e impegni disattesi… fino ai licenziamenti collettivi.

Bobba parte dalla nascita di Agile nel 2004 per arrivare fino alla serie di acquisizioni del Gruppo Omega che viene via via ad acquisire una serie di aziende It e del ramo call center: Agile, Phonemedia e Omnia, tutte e tre presenti a Ivrea e tutte e tre con procedure di licenziamenti collettivi in corso.

Il parlamentare vercellese chiude il lungo excursus storico con le domande al Ministro:

quali iniziative il Ministro intenda assumere per poter risolvere la situazione già incresciosa e pregiudizievole ed ora divenuta drammatica, a seguito del licenziamento collettivo, in cui si trovano migliaia di dipendenti;

come mai non si sia intervenuti con maggiore incisività presso l'azienda richiedendo trasparenza societaria e dei piani industriali prima del precipitare della situazione aziendale;

come mai fino ad oggi non si sia intervenuti con gli ammortizzatori sociali previsti, come la cassa integrazione guadagni straordinaria o contratti di solidarietà, garantendo così la sostenibilità dell'azienda;

se non si ritenga opportuno convocare con urgenza un nuovo tavolo di crisi, con i vertici aziendali, le parti sindacali e sociali, al fine di trovare una soluzione idonea sia per l'azienda, ma soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie.



Lo stesso giorno in cui Bobba presentava la sua interrogazione, intanto, il Ministero diffondeva un comunicato stampa in merito a Phonomedia: «Continua l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico sulla situazione dei 6500 lavoratori di Phonemedia, l’azienda di call center controllata dal gruppo Omega che ha una forte presenza in Calabria, Puglia e provincia di Novara».

«Dopo il nulla di fatto di oggi (lunedì 26, Ndr), causato dall’indisponibilità dell’azienda a prendere parte al tavolo aperto al dicastero di via Veneto – continua la nota ministeriale -, su impulso del Ministro Claudio Scajola, i tecnici del Ministero contatteranno i committenti del Gruppo al fine di tutelare le posizioni dei dipendenti che da alcuni mesi non percepiscono alcuno stipendio. Un nuovo tavolo tecnico sarà convocato già il prossimo 2 novembre, alle ore 15».

Intanto di tutte queste vicende nulla appare sul sito del Gruppo Omega (www.omegaspace.it) che, anzi, nemmeno riporta nella lista delle aziende del gruppo né Agile, né Phonomedia, né Omnia. Non solo: scorrendo il sito si ha anche il dubbio che sia di un’azienda omonima, non essendoci alcun riferimento, anche solo casuale, o a qualcuna delle aziende in crisi, o al suo fondatore e responsabile: l’ imprenditore toscano Pio Piccini.

Solo facendo una ricerca su google, inserendo il nome dell’imprenditore, si trova una vecchia pagina ancora on-line (sotto l’indirizzo omegaspace.it), ma non collegata alle pagine attualmente visibili, all’interno della quale, nel codice (e quindi non nel testo normalmente visionabile) vi è riportato “pio piccini” tra le parole chiave ricercabili dai motori di ricerca.

Anonimo ha detto...

(20040 BUSNAGO (MI)
Via Italia,197

ufficio di 30/40 mq situato sul tetto di un centro commerciale esattamente "" il globo "" di busnago

siamo in padella

Anonimo ha detto...

(ANSA news )Volevo dire ad alcuni 'giapponesi' ancora nascosti nelle giungla (cliente) che la guerra (l'azienda) e' finita.....
E' oramai evidente che non c'e' nessuna intenzione di continuare ne 2000 ne' 600 e nemmeno con 10
Pagare lo stipendio al dipendente X e non y cosi come dichiarare 80 esuberi su 100 oppure 200 su 300 ha come unico scopo tentare di dividere i lavoratori. In quanto c'e' sempre qualcuno che spera di essere nei 20 oppure nei 100 che rimangono. Cosa sarebbe successo se avessero dichiarato 122 esuberi a Bari ,430 a Pregnana, 439 a Roma 139 a Torino etc etc....DIVIDI ET IMPERA....

Anonimo ha detto...

Ad Arezzo si dice che i L***i abbiano già iniziato a ripiazzare le loro persone nelle aziende a loro collegate a cui veniva subappaltatop il lavoro.

I servi del potere che leccando il c**o a S*****e e Co salveranno il loro stipendio a danno del nostro devono sapere che noi ... vigiliamo.

Se, come pare, li troviamo in qualche società satellite avremo modo di ricordare a loro ed alle loro famiglie quanto schifo provaiamo per chi fattendosene di tutto e tutto vive come come un verme alle spalle degli altri.

VERGOGNATEVI.
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VEDI GAZZOTTI e IMPRONTA... non è che le ritroviamo in aziende dei Landi?!?!?! magari hanno firmato qualche cartuccia tutela nel caso Agile fosse stata una bufala....
ATTENZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE..
molta attenzione.

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Per loro è quasi una certezza: con tuto quello che hanno fatto per R******o e S*****e L***i in questi anni non può essere diverso.

Si può solo aspettare per sapere dove finiranno e quando sarà il momento ricordargli che il loro stipendio in realtà ... era il nostro.

Prima o poi finirà anche l'IMPunitA'