La prima inchiesta penale sul caso Eutelia è arrivata al capolinea. Il pm Roberto Rossi, della procura della Repubblica di Arezzo, ha chiesto il rinvio a giudizio per i quindici indagati, tra i quali molti componenti della famiglia Landi, fondatrice dell'azienda. Con diversi motivazioni e livelli di responsabilità, il Pm contesta reati che vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio, all'appropriazione indebita fino alla frode fiscale. Più una raffica di imputazioni minori in cui rientra anche la subornazione di un testimone. Sotto accusa nella famiglia Landi ci sono il presidente onorario di Eutelia, Angiolo, l'ex amministratore delegato Samuele, (protagonista della contestatissima irruzione d'autunno nella sede romana dell'azienda), i fratelli Raimondo e Isacco, il figlio di Raimondo, Sauro, e il figlio di Angiolo, Alessandro.
Sono tutti accusati dell'appropriazione indebita di 33 milioni di euro, più 3 milioni di sterline, che secondo l'accusa sarebbe andata avanti dal 2003 al 2008, fino a quando cioè non scattò il blitz della Guardia di finanza nella sede aretina di via Calamandrei, nelle sedi sparse in Italia, nelle abitazioni e perfino negli aerei della flotta aziendale. In sostanza, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, somme ingenti sarebbero state stornate dai conti di Eutelia e dirottate in Svizzera tramite triangolazioni societarie in Inghilterra, Isole del Canale, Romania e Bulgaria, verso banche estere. L'avvocato elvetico Pier Francesco Campana si sarebbe poi occupato di riciclare i soldi attraverso altre società estere.
Un altro filone dell'inchiesta riguarda la cessione alla 'Voiceplus' srl del ramo d'azienda relativo ai numeri telefonici a valore aggiunto. In questo caso si tratterebbe di 62 milioni, secondo gli inquirenti, mai contabilizzati e dunque sottratti agli azionisti di minoranza ed al fisco. La subornazione di teste, in questo filone, è stata contestata al solo Sauro Landi che avrebbe fatto pressione su un testimone affinché desse la versione più favorevole ai Landi. Gli altri imputati sono Daniele Bonarini, Giovan Battista Canali, Alessandro Iaboni, Fabio Luci, Marco Mariotti, Pasquale Pallini, Daniele Bonarini, Maurizio Sorini e Roberto Zambrenti.
La vicenda Eutelia è una delle più scottanti tra quelle per le quali è stato chiesto dai lavoratori l'intervento del Governo. Gran parte dei dipendenti, quasi tutti altamente qualificati nell'Information technology, alla fine della primavera 2009 erano stati "ceduti" da Eutelia all'Agile del gruppo Omega che appena insediato ha prima iniziato a ritardare il pagamento degli stipendi e poi annunciato un piano di licenziamenti collettivi per circa 1.200 lavoratori.
Il gruppo Omega, tra l'altro, è lo stesso che a luglio 2009 ha acquisito le attività di Phonemedia, colosso dei contact center le cui dodici sedi italiane sono ora quasi del tutto ferme perché i dipendenti non vedono gli stipendi da mesi. Sul caso Eutelia, un'altra inchiesta è stata aperta a dicembre dalla procura della Repubblica di Milano
Sono tutti accusati dell'appropriazione indebita di 33 milioni di euro, più 3 milioni di sterline, che secondo l'accusa sarebbe andata avanti dal 2003 al 2008, fino a quando cioè non scattò il blitz della Guardia di finanza nella sede aretina di via Calamandrei, nelle sedi sparse in Italia, nelle abitazioni e perfino negli aerei della flotta aziendale. In sostanza, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, somme ingenti sarebbero state stornate dai conti di Eutelia e dirottate in Svizzera tramite triangolazioni societarie in Inghilterra, Isole del Canale, Romania e Bulgaria, verso banche estere. L'avvocato elvetico Pier Francesco Campana si sarebbe poi occupato di riciclare i soldi attraverso altre società estere.
Un altro filone dell'inchiesta riguarda la cessione alla 'Voiceplus' srl del ramo d'azienda relativo ai numeri telefonici a valore aggiunto. In questo caso si tratterebbe di 62 milioni, secondo gli inquirenti, mai contabilizzati e dunque sottratti agli azionisti di minoranza ed al fisco. La subornazione di teste, in questo filone, è stata contestata al solo Sauro Landi che avrebbe fatto pressione su un testimone affinché desse la versione più favorevole ai Landi. Gli altri imputati sono Daniele Bonarini, Giovan Battista Canali, Alessandro Iaboni, Fabio Luci, Marco Mariotti, Pasquale Pallini, Daniele Bonarini, Maurizio Sorini e Roberto Zambrenti.
La vicenda Eutelia è una delle più scottanti tra quelle per le quali è stato chiesto dai lavoratori l'intervento del Governo. Gran parte dei dipendenti, quasi tutti altamente qualificati nell'Information technology, alla fine della primavera 2009 erano stati "ceduti" da Eutelia all'Agile del gruppo Omega che appena insediato ha prima iniziato a ritardare il pagamento degli stipendi e poi annunciato un piano di licenziamenti collettivi per circa 1.200 lavoratori.
Il gruppo Omega, tra l'altro, è lo stesso che a luglio 2009 ha acquisito le attività di Phonemedia, colosso dei contact center le cui dodici sedi italiane sono ora quasi del tutto ferme perché i dipendenti non vedono gli stipendi da mesi. Sul caso Eutelia, un'altra inchiesta è stata aperta a dicembre dalla procura della Repubblica di Milano
19 commenti:
quante sorprese nei prossimi giorni sui Landi e affini...
il problema è il futuro dei lavoratori non quello dei Landi.
Le dimissioni di Salpietro?
Chiedetele al prof.Spugna, colui che tutto sa e che tutto gli scivola addosso senza lasciar traccia...
Saluti.
ma che c...o te ne frega delle dimissioni di Salpietro,se questa è la tua più grande preoccupazione in questo momento,beato te!!
lascia il blog libero da questi commenti inutili.
grazie
Avete notizie dell' assemblea di Roma e della riunione al Ministero?
Ho l'impressione che sta diventando un fatto privato dei sindacalisti a scapito dei lavoratori, visto che non trapelano notizie.
buona serata
Mi risulta che stiano per arrivare lettere di sospensione dal lavoro e poi cigs straordinaria dal mese di Marzo.qualcuno ne sà di più?
Qualcuno ci può aggiornare sulla riunione di oggi al Ministero del lavoro?
Hanno deciso ufficialmente la cigs? si dice di lettere di sospensione dal lavoro.......
Insomma, chi sà parli!!!
E MENO MALE CHE ANCORA OGGI IN ASSEMBLEA A ROMA CI FACEVAMO LE "PIPPE" MENTALI PER ORGANIZZARE E GESTIRE LA SITUAZIONE.....ANCHE QUESTI COME PRIMA I LANDI E POI GLI ALTRI VANNO AVANTI COME TRENI E CI PASSANO SOPRA !!!!!!!
Penso proprio che le dimissioni di Salpietro siano l'ultimo dei nostri problemi. Andate sul sito Eulav e leggete il comunicato dell'incontro di oggi al M.ro del Lavoro. Questo è quello che abbiamo ottenuto grazie al nostro grande Sindacato......che ha strumentalizzato tutto questo solo per la propria immagine.
Quantomeno avessero la buona educazione di non raccontarci fandonie, perche' la gente ancora ragiona!!!!!!
Ho letto ora il resoconto dela convocazione di oggi 15 cm:
"I custodi giudiziari hanno notificato l'apertura di una procedura di cassa integrazione aperta presso il Min. del Lavoro a partire dal 4 c.m. Di detta procedura le OOSS ed il Coordinamento sindacale non ne erano a conoscenza. Durante la riunione non sono stati discussi i "numeri" della richiesta di cassa quanto piuttosto le motivazioni. I custodi hanno annunciato che stasera stessa sarà inviata a tutti i lavoratori interessati dalla cassa integrazione una lettera di sospensione dal servizio. A detta dei custodi, sospensione dal servizio e richiesta ammortizzatori, su indicazione dello stesso giudice fallimentare, si sono rese necessarie per limitare al massimo la situazione debitoria dell'azienda."
I sindacati come intendono agire dopo questa comunicazione?
Il silenzio di questi giorni mi preoccupa molto, sa tanto di abbandono dopo mesi di lotta e sacrifici.
Cosa fare ora presso le istituzionoi per evitare di far scomparire l'ultima azienda nazionale di IT ?
Il governo ha il dovere di aiutarci a risolvere questa situazine di cui ha parte di colpa.
Saluti
DAL SITO EULAV
Lunedì 15 febbraio 2010
Roma v.Bona - ore 09:00 assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici con la partecipazione di F.Potetti (segr.naz.le Fiom CGIL)
Roma - ore 15:00 Convocazione della Custodia Giudiziaria e OO.SS. Nazionali presso il Ministero del Lavoro per esame situazione Agile.
RESOCONTO I custodi giudiziari hanno notificato l'apertura di una procedura di cassa integrazione aperta presso il Min. del Lavoro a partire dal 4 c.m. Di detta procedura le OOSS ed il Coordinamento sindacale non ne erano a conoscenza. Durante la riunione non sono stati discussi i "numeri" della richiesta di cassa quanto piuttosto le motivazioni. I custodi hanno annunciato che stasera stessa sarà inviata a tutti i lavoratori interessati dalla cassa integrazione una lettera di sospensione dal servizio. A detta dei custodi, sospensione dal servizio e richiesta ammortizzatori, su indicazione dello stesso giudice fallimentare, si sono rese necessarie per limitare al massimo la situazione debitoria dell'azienda.
I custodi giudiziari hanno notificato l'apertura di una procedura di cassa integrazione aperta presso il Min. del Lavoro a partire dal 4 c.m. Di detta procedura le OOSS ed il Coordinamento sindacale non ne erano a conoscenza. Durante la riunione non sono stati discussi i "numeri" della richiesta di cassa quanto piuttosto le motivazioni. I custodi hanno annunciato che stasera stessa sarà inviata a tutti i lavoratori interessati dalla cassa integrazione una lettera di sospensione dal servizio. A detta dei custodi, sospensione dal servizio e richiesta ammortizzatori, su indicazione dello stesso giudice fallimentare, si sono rese necessarie per limitare al massimo la situazione debitoria dell'azienda.
I custodi giudiziari hanno notificato l'apertura di una procedura di cassa integrazione aperta presso il Min. del Lavoro a partire dal 4 c.m. Di detta procedura le OOSS ed il Coordinamento sindacale non ne erano a conoscenza. Durante la riunione non sono stati discussi i "numeri" della richiesta di cassa quanto piuttosto le motivazioni. I custodi hanno annunciato che stasera stessa sarà inviata a tutti i lavoratori interessati dalla cassa integrazione una lettera di sospensione dal servizio. A detta dei custodi, sospensione dal servizio e richiesta ammortizzatori, su indicazione dello stesso giudice fallimentare, si sono rese necessarie per limitare al massimo la situazione debitoria dell'azienda.
sto caxxo la CIGS dal 4 febbraio !!!! e fino a quando ? e i mesi di stipendio da ottobre a gennaio ? che fine fanno ? nel dimenticatoio....chi ha avuto ha avuto !
che schifosi bastardi !!!!!!
due considerazioni:
1) il sindacato ha spinto per l'impugnativa
2) il giudice ha ravvisato la scorrettezza dell'operazione di cessione
3) il giudice ha disposto il ripristino delle condizioni iniziali per i lavoratori.
domande
1 ) la cassa si poteva ottenere sei mesi fa
2) chi ha fatto l'impugnativa, sostanzialmente accolta dal tribunale (formalmente no perchè l'impugnativa è individuale)ora che fa accetta la cassa
3) il sindacato che ne fa della sentenza
tutto per salvare Eutelia di cui non si parla ovviamente.
Spezzatino no, impugnativa si, scioperi si, occupazioni si (le uniche che hanno funzionato), ritorno in Eutelia no
chi ci guadagna?
Eutelia che non c'entra
Custodi con la loro parcella
Potetti e soci
Le RSU che stanno in piedi (ovviamente)
chi perde e chi paga?
i fessi che fischiano a comando chi verrà ricatto dal capetto di turno, chi lavorerà ringraziando a vita.
VIVA IL SINDACATO VIVA LE RSU VIVA I CUSTODI per il resto c.--i nostri.
Dopo la vendita delle arance ora si passa alla raccolta dei pomodori.
Alle cicale canterine di via Bona datevi alla strada.
Per i fedelissimi della Carnicella c'è ancora la campagna elettorale.
Finalmente la sede sarà liberata e si torna al lavoro.
Eutelia ringrazia.
http://www.monetos.it/mutui-e-prestiti/evitare-fallimento/concordato-preventivo/
Art. 162. (1)
Inammissibilità della domanda.
Il Tribunale puo' concedere al debitore un termine non superiore a quindici giorni per apportare integrazioni al piano e produrre nuovi documenti.
Il Tribunale, se all'esito del procedimento verifica che non ricorrono i presupposti di cui agli articoli 160, commi primo e secondo, e 161, sentito il debitore in camera di consiglio, con decreto non soggetto a reclamo dichiara inammissibile la proposta di concordato. In tali casi il Tribunale, su istanza del creditore o su richiesta del pubblico ministero, accertati i presupposti di cui agli articoli 1 e 5 dichiara il fallimento del debitore.
Contro la sentenza che dichiara il fallimento e' proponibile reclamo a norma dell'articolo 18. Con il reclamo possono farsi valere anche motivi attinenti all'ammissibilita' della proposta di concordato.
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altro che commissariamento.....
voglio il reintegro in EUTELIA!!! sindacati del cavolo!! basta aspettare. qua qualcuno si fa male veramente
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