lunedì 30 marzo 2009

I PADRONI NON HANNO MAI SMESSO DI FARE LA LOTTA DI CLASSE...



Secondo uno studio dell'IRES presentato il 27 c.m., in Italia i salari sono fermi al 1993.
Ancora,fra il 1995 e il 2006 i profitti delle maggiori imprese industriali sono aumentati del 75% mentre le retribuzioni del settore sono cresciute solo del 5,5%, cioè 13 volte di meno.
  • Circa 7 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.000 euro al mese.
  • Circa 7,5 milioni di pensionati guadagnano meno di 1.000 euro al mese.
  • Fra il 2001 e il 2008,il rapporto tra debito e reddito delle famiglie è aumentato del 17%,superando il 50%.
  • Fra il 2002 e il 2008 il reddito disponibile delle famiglie di operai o impiegati ha perso 1600/1700 euro,quello di iprenditori e professionisti è aumentato di 9.100 euro.
  • Eppure,le entrate del 2008 sono in aumento soprattutto grazie al maggior gettito delle tasse sul lavoro.

SINTESI

La lotta di classe la continuano a fare i padroni contro i lavoratori, la fanno in silenzio senza chiamarla per nome.

I lavorAtori ci rimettono, i padroni, i manager, le professioni e la finanza ci guadagnano.

Insomma,i privilegiati stanno meglio di prima, i lavoratori e pensionati stanno peggio.

Per chi conduce la silenziosa lotta di classe contro i lavoratori, l'importante è che alla fine i risultati siano questi.Perchè - chiacchiere a parte - è proprio qui che vogliono arrivare.

Ma noi lo sappiamo...

sabato 21 marzo 2009

TANTO FUMO E NIENTE ARROSTO...




"Computerworld" il giornale Web specializzato nel settore informatico ha pubblicato un interessante articolo che vale la pena di leggere clicca qui . Sono imminenti inchieste giudiziarie che coinvolgono i vertici aziendali.
Circolano con insistenza voci di rinvii a giudizio per altre inchieste non ancora concluse.
Solo Voci.
Inoltre, vale la pena analizzare il documento diffuso dal sindacato( tanto fumo e niente arrosto) clicca qui.
L'azienda e burocrati sindacali hanno già raggiunto un accordo. Stanno definendo gli ultimi dettagli.
Il Ministero dello Sviluppo - nel corso di un prossimo incontro già programmato - 'lancerà' l'ipotesi di accordo svolgendo la funzione di 'regia': cassa integrazione, proroga dei contratti di solidarietà, qualche incentivo, lo spezzatino...
I sindacalisti, i ruffiani padronali, tenteranno di convincerci che è una accordo tipo 'o ti mangi la minestra o ti butti dalla finestra'...
Come fermare questa ridicola commedia? Con l'autorganizzazione.
I sindacati devono sentire il fiato sul collo.
Mobilitiamoci, condizioniamo la trattativa in corso, facendo pesare la nostra presenza e il nostro protagonismo.
Smettiamola di dare ascolto ad una parte delle rappresentanze sindacali aziendali che già hanno avuto ampie garanzie per salvaguardare il loro c..o!
Alcuni di noi pensano di essere garantiti da sponsor?
Illusi.
Il padrone è sempre il padrone. Utilizza e molla i lavoratori sempre ed unicamente in nome del 'dio' profitto...

domenica 15 marzo 2009

IN FRANCIA GLI OPERAI SEQUESTRANO PER ALCUNE ORE L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SONY




(Dall'Agenzia Ansa del 13 Marzo 2009)

"Sequestrato" l'amministratore delegato di Sony France
Francia,operai lo liberano dopo 12 ore
Serge Foucher, amministratore delegato di Sony France, è stato liberato suoi dipendenti, che lo trattenevano da circa 12 ore all'interno dell'impianto di Pontnox-sur-l'Adour.

L'insolita protesta aveva riguardato i licenziamenti previsti per la chiusura della fabbrica fissata al 17 aprile prossimo.

Foucher si era recato giovedì nella sede di Pontnox-sur-l'Adour per incontrare i 311 dipendenti un'ultima volta prima delle chiusura dell'impianto.
A quel punto i lavoratori, ritenendo che l'azienda ignorasse le loro richieste, avevano trattenuto il dirigente nella sala riunioni dove ha passato la notte.

''Non vuol sentire - aveva dichiarato il sindacalista Patrick Hachaguer- e noi non abbiamo trovato altra soluzione''.

Le trattative hanno finalmente raggiunto un esito positivo. Secondo fonti giornalistiche, Serge Foucher si è recato nella sede della prefettura di Dax, nel sud ovest della Francia.