mercoledì 6 ottobre 2010

ULTIMISSIME EUTELIA 5 OTTOBRE

EUTELIA: ROMANI, INTERESSAMENTO PER UNA SOLUZIONE POSITIVA (AGI) - Roma, 5 ott. -Successivamente all'incontro che si e' tenuto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico con i sindacati e le istituzioni locali, il ministro on. Paolo Romani ha incontrato le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali per un esame della gravissima situazione della societa' "Agile in a.s.". Il Ministro, informa una nota, ha garantito il proprio interessamento affinche' si arrivi ad una positiva soluzione del problema. In particolare, insieme agli uffici del Ministero affrontera' le questioni relative alle criticita' ancora presenti per quanto riguarda le commesse in corso e quelle relative alle commesse da acquisire. Infine, per quanto riguarda il programma (Piano Industriale) il Ministro Romani chiedera' ai commissari di anticipare la sua presentazione entro il mese di ottobre e al tempo stesso ha garantito che sollecitera' soluzioni per il rilancio delle attivita' produttive. Il prossimo incontro e' previsto per il 20 ottobre per un esame preventivo del Piano Industriale. (AGI)

lunedì 13 settembre 2010

PRESIDIO A ROMA..RIPARTE LA NOSTRA VERTENZA

EX EUTELIA-AGILE: RIPARTE TAVOLO, LAVORATORI IN PRESIDIO (ANSA) - ROMA, 13 SET - Si e' riaperta oggi al Ministero dello Sviluppo economico la discussione sulla vertenza Agile (ex Eutelia), l'azienda di consulenza e servizi tecnologici in amministrazione straordinaria, con circa 1.500 lavoratori coinvolti. Sotto al Ministero di via Veneto sono alcune decine i lavoratori, venuti da Firenze, Napoli, Bari e altre parti d'Italia, in presidio. ''Chiediamo innanzitutto - spiega Gianni Seccia, della Fiom-Cgil di Roma - che ci sia una prospettiva occupazionale futura e non ci siano solo ammortizzatori sociali. Per questo e' necessario che non si venda quel che e' rimasto, chiediamo quindi che Agile rientri nel gruppo Eutelia e chiediamo di poter partecipare alle gare, salvaguardando le commesse che abbiamo e acquisendo la possibilita' di lavorare su delle nuove''. Per questo, aggiunge il sindacalista, ''non solo e' necessario fornire uno strumento normativo, che permetta ai lavoratori cacciati da procedura concorsuale di poter lavorare, ma anche permettere che si affaccino imprenditori per poter, insieme all'ausilio del governo, creare le condizioni per il rilancio dell'azienda''. E, sottolinea Seccia, ''togliere dalle spese della collettivita' 1.100 lavoratori in cigs''. Per il sindacalista ''le condizioni ci sono tutte, ci vuole la volonta' politica''

martedì 13 luglio 2010

LE MANI DELLA PROCURA SUL CASTELLO DI SAMUELE LANDI


Arezzo, 13 luglio 2010 -(La Nazione)
AAA castello vendevasi. Vendevasi appunto, all’imperfetto. Perchè da ieri mattina il castello di Policiano, 46 stanze e un parco di 11 ettari, non si vende più. Prima dei compratori sono arrivati gli uomini della procura che hanno piazzato sul cancello i sigilli del sequestro preventivo. Chiesto dal Pm Roberto Rossi e disposto dal Gip Simone Salcerini. Per l’ufficio dell’accusa, la splendida dimora, pur intestata alla moglie Laura, è di proprietà di Samuele Landi, l’ex amministratore delegato di Eutelia che da venerdì è inseguito da un’ordinanza di custodia cautela dell Gip romano Elvira Tamburelli. Lui non si trova, le indiscrezioni, insistenti, quasi unanimi, dicono che è in Dubai, dove da qualche settimana ha avviato una nuova attività. Stavolta però l’inchiesta dei Pm romani (l’aggiunto Nello Rossi con i sostituti Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Francesca Loy) non c’entra. C’entra eccome invece il filone aretino della bufera giudiziaria che ha investito i Landi ed Eutelia, quello nel quale il Pm Rossi ipotizza una bancarotta da quasi 100 milioni di euro: 60 (già falso in bilancio) per il trasferimento, considerato finto, della proprietà della società "Voiceplus", e 33 (già appropriazione indebita) per le triangolazioni di fondi da Arezzo alla Bulgaria, alla Romania e infine alla Svizzera.

Sequestro preventivo significa che si vuole evitare la dispersione del patrimonio di Samuele Landi, e quindi anche del Castello, in modo che possa fare da garanzia nell’inchiesta penale e poi nel processo. La grande dimora, invece, era stata messa in vendita, come risulta anche dal sito ufficiale che ne riporta foto degli interni e degli esterni nonchè prezzo richiesto agli eventuali acquirenti: 8 milioni e mezzo di euro. Proprio da Internet sono partiti gli inquirenti per far scattare l’allarme. Lì c’è una descrizione della villa-fortezza, un po’ castello e un po’ grande villa di campagna, che assomiglia a una storia da Mille e una Notte. Basta guardare le foto: ulivi secolari, un fronte in stile dimora toscana dell’epoca d’oro e un fronte da antico fortilizio con tanto di torre, stanze piene di mobili d’epoca, di arazzi, icone, poltrone, sale da pranzo e via descrivendo. Chiunque voleva farsi avanti poteva fino a ieri riempire il modulo che si trova all’interno del sito e poi aspettare di essere contattato, magari per una visita di persona: il castello si trova sulla collina sopra Policiano.

Gli interessati, però, sono stati preceduti dalla procura. Il Pm Rossi ha avanzato la sua richiesta di sequestro preventivo che è stata firmata venerdì dal Gip Salcerini. Poi una breve pausa nel fine settimana e ieri l’apposizione dei sigilli, preceduta dalla trascrizione alla conservatoria dei registri immobiliari. Se finora c’erano i giovedì nera di Wall Street, ora ci sono anche i venerdì neri di Samuele Landi. Non capita mica tutti i giorni di sfuggire all’arresto con un dribbling e di vedersi contemporaneamente sequestrare un castello.

sabato 10 luglio 2010

ARRESTI EUTELIA, AGILE E OMEGA. SAMUELE LANDI LATITANTE A DUBAI

Otto gli arresti per bancarotta fraudolenta, nell'inchiesta Agile-Eutelia.
In cella anche Antonangelo Liori, il pregiudicato che fu direttore de L'Unione Sarda, che in una telefonata dice: «Se fallisce l'azienda io continuo ad avere villa ed elicottero». I finanzieri si sono presentati all'alba nella sua villetta cagliaritana di Barracca Manna con l'ordinanza di custodia cautelare. Poche ore dopo Antonangelo Liori ha varcato il pesante portone del carcere di Buoncammino. Il giornalista è accusato di bancarotta fraudolenta nell'inchiesta della Procura di Roma sul gruppo societario Agile-Eutelia, attivo nel settore delle telecomunicazioni.
Oltre a Liori, sono stati raggiunte dall'ordinanza altre sette persone. Secondo gli inquirenti Liori e gli altri dirigenti del gruppo, acquistavano società in difficoltà economica, incassavano le commesse (milionarie) senza pagare dipendenti, contributi previdenziali, tasse, impostate e Iva. Gli uomini del nucleo speciale di polizia valutaria di Milano, che stanno svolgendo le indagini, hanno eseguito decine di perquisizioni in tutta Italia. I militari del gruppo di Cagliari, che hanno collaborato al blitz di ieri, hanno fatto visita anche al fratello di Antonangelo Liori, Sebastiano, indagato a piede libero, e ad altre tre persone coinvolte per ora in modo marginale. Sono stati sequestrati documenti e file di computer.
L'ORGANIGRAMMA Le misure restrittive richieste dai magistrati di Roma (Cascini, Ielo e Loy) sono state accolte dal gip capitolino Elvira Tamburelli ed eseguite dai finanzieri. A Terni sono stati arrestati Pio Piccini (presidente ed amministratore di Omega, e amministratore unico di Agile) e Marco Fenu (dirigente di Agile e tesoriere del gruppo Omega), a Siena Leonardo Pizzichi (presidente del cda di Eutelia), a Milano Claudio Marcello Massa (amministratore di fatto di Agile e amministratore pro-tempore del gruppo Omega, esperto finanziario e responsabile dei movimenti economici delle società), a Torino Salvatore Riccardo Cammalleri (amministratore unico e procuratore di Agile) e ad Arezzo Isacco Landi (consigliere di amministrazione di Eutelia).
È ricercato Samuele Landi, presidente del cda di Agile e amministratore di Eutelia, che si dovrebbe trovare a Dubai. È probabile che qualcun altro degli arrestati (forse proprio Liori) stesse programmando un viaggio di sola andata nel paradiso degli Emirati. Per evitare il pericolo di fuga, ma anche l'inquinamento delle prove e, soprattutto, la reiterazione del reato (gli indagati sarebbero al centro di altre inchieste con le stesse accuse) il gip ha accolto la richiesta della custodia cautelare in carcere. «Chiederemo il riesame al Tribunale di Roma, e per ora preferiamo non dire nulla», commenta l'avvocato Mariano Delogu che difende Liori insieme al figlio Massimo.
IL RUOLO DI LIORI L'ex direttore de L'Unione Sarda, che non ha alcun ruolo ufficiale nelle società, è ritenuto il dominus del gruppo Omega, l'uomo che va a caccia degli affari e che muove tutti i fili. Non solo. Dalle intercettazioni telefoniche e dai movimenti bancari è emerso che dietro le due multinazionali inglesi Restform Limited e Anglo Corporate Management Limited, che controllano “a cascata” una serie di altre società (Libeccio srl, Tyche srl, Theia srl, Omega srl e Agile srl), c'è il suo nome. Di fatto sarebbe il beneficiario economico delle due multinazionali britanniche. L'inchiesta dei finanzieri di Milano era iniziata dopo la cessione della società Agile srl da parte della quotata Eutelia a Omega. Una vendita “sospetta” che ha attirato le attenzioni dei militari del nucleo speciale di polizia valutaria.
LE VITTIME Per mesi i finanzieri hanno ricostruito quello che è stato definito «sistema di frode», tanto da portare «l'importante gruppo societario “Agile-Eutelia” ad una situazione di gravissimo dissesto economico-finanziario e di insolvenza per milioni di euro anche nei confronti di migliaia di lavoratori». Il gruppo avviava le trattative finalizzate all'acquisto di altri gruppi societari in crisi, nei settori delle telecomunicazioni, dell'information technology, della logistica e immobiliare. L'azione successiva, come accaduto nel caso di Agile, era incassare le commesse e portare al fallimento le società. Le principali vittime, oltre allo Stato, erano i dipendenti. Dagli accertamenti degli inquirenti, gli otto indagati (con ruoli diversi) avrebbero fatto volatilizzare circa undici milioni di euro dalla Agile srl, sottraendo anche i crediti della stessa società (cinque milioni e mezzo).
«TANTO HO L'ELICOTTERO» Nell'ordinanza il giudice Tamburelli parla di «fatti criminosi gravi e allarmanti per la collettività», svolti dagli indagati «nell'assoluta indifferenza dei gravissimi danni cagionati che hanno coinvolto quasi 2000 dipendenti». Il gip evidenzia la «spregiudicatezza ed arroganza nell'agire a fini di arricchimento personale». Un esempio su tutti la telefonata del 16 aprile 2010 tra i fratelli Liori. Antonangelo riferisce a Sebastiano di un incontro con i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil ai quali ha detto che se anche dovesse fallire Agile «io continuo ad avere la mia macchina, il mio autista, il mio elicottero, la mia villa».

venerdì 9 luglio 2010

EUTELIA ARRESTI E PERQUISIZIONI. ARRESTATI I LANDI

ROMA: VICENDA 'AGILE-EUTELIA', 8 ARRESTI E PERQUISIZIONI GDF IN TUTTA ITALIA Roma, 9 lug. - (Adnkronos) - Sono piu' di sessanta i finanzieri impegnati, dalle prime luci dell'alba, nell'esecuzione di 8 misure cautelari in carcere e 22 perquisizioni in numerose citta' italiane in merito alla complessa ricostruzione di un articolato sistema di frode che ha portato l'importante gruppo societario 'Agile-Eutelia', operante nel settore delle telecomunicazioni e dell'information technology, ad una situazione di gravissimo dissesto economico finanziario e di insolvenza per milioni di euro anche nei confronti di migliaia di lavoratori. L'attivita' odierna e' coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma

giovedì 24 giugno 2010

GLI AFFARI SEGRETI DI EUTELIA



Ecco gli affari segreti di Eutelia. Gli stralci pubblicati sulla Nazione di Firenza.

clicca qui

venerdì 14 maggio 2010

IL TRIBUNALE DICHIARA FALLIMENTO DI LIBECCIO



La sezione fallimentare del tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Libeccio, la holding che controlla il gruppo Omega, società romana nella quale sono confluite alcune attività di information technology e i call center di Eutelia, l’azienda che da mesi è al centro delle proteste dei lavoratori che da tempo non percepiscono gli stipendi. I giudici del tribunale fallimentare (Ciampi, Vitiello e Perrotti), hanno dunque accolto l’istanza avanzata dal pm Carlo Nocerino che nelle scorse settimane aveva chiesto il fallimento della holding, alla quale è legato un consorzio di 16 aziende, tra cui Phonemedia e Videoline 2, con oltre 8.200 dipendenti. Secondo la procura la Libeccio, controllata da due fondi inglesi, ritenuti dagli inquirenti scatole vuote, è insolvente.I lavoratori di Eutelia, che da oltre sei mesi non percepiscono gli stipendi sono circa 2 mila in tutta Italia e da tempo hanno manifestato con sit in e altre forme di protesta per la loro situazione. In mattinata negli uffici della sezione fallimentare, si recherà il curatore fallimentare che dovrà accettare la curatela della holding.

giovedì 8 aprile 2010

UN COLLEGA SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO


Inviata ai giornali e alla Segreteria della Presidenza della Repubblica
Un dramma che si consuma tra le mura di un palazzo che non c'è, che non c'è mai stato. Uomini e donne senza futuro, feriti da un presente ignobile e annientati dalla malinconia di un passato glorioso. Scorre il tempo, lungo gli argini di un fiume ormai estinto, tra rocce acuminate e lava ardente, e una massa di sterco putrescente inquina irreparabilmente le loro esistenze. Si rovista nelle pieghe delle tasche alla ricerca anche solo di un nichelino da spendere in balocchi, si finge un sorriso di circostanza, ma il pensiero è sempre lì, sulla fine dei propri sogni. E lo sguardo dei potenti fugge altrove, perché è meglio che non si sappia. "Intervistate i ricchi", urla qualcuno: finisca nell'oblio la miseria, perché siamo felici, siamo forti e nessun pianga più le sue ragioni. "Lavorate e tacete, perché chi vuole può", urla chi si è arroccato su un castello di finta giustizia. Sorridono i volti di plastica di uomini che neppure immaginano cosa sia il dolore di un regalo negato ai figli, di un Natale con i piatti vuoti e di un nuovo anno uguale a quello vecchio. Egregio Presidente, non sono gli scenari di un'apocalisse lontana nel tempo, raccontata sulle pagine di un testo antico: sono parole scritte con le lacrime di chi sognava un futuro diverso, vittima dello scempio provocato da leggi inique che consentono di ridurre la gente in povertà. Gli imprenditori vittime della crisi piangono con i loro dipendenti, ed è giusto che sia così; ma chi ha rubato, oppure ha cercato di farlo, ora ride e si sfrega le mani, e sono solo gli altri a sprofondare nella melma.Ho visto morire il sogno Olivetti, sono una delle tante carcasse ormai decomposte che Eutelia ha passato ad Agile e Agile a Omega. Sono un uomo con tanti ideali, tanti interessi, ma defraudato della mia dignità di lavoratore e di essere vivente, calpestato, mortificato, umiliato, minacciato e anche deriso. Sono stato derubato dei miei stipendi e la politica è rimasta a guardare; ho strappato le mie notti a un caldo giaciglio, trascorrendole in catene a piazza Barberini a Roma, e in cambio ho avuto la rabbia di uomini come me, che però non conoscevano la mia realtà perché la stampa ha giocato con gli specchi deformanti. Ho trascorso settimane barricato tra mura straniere, ho venduto arance per aiutare colleghi più poveri di me, ho lavorato tra pioggia e vento in un ufficio senza pareti e senza tetto, perché a Napoli, nella Sua bella Napoli, ci è stata rubata anche la dignità di una sede dove aspettare la sentenza. Credevo di avere ancora un posto in questa strana società che prende tanto e restituisce poco. Figlio di una guardia giurata e di una casalinga, ho studiato e lavorato, laureandomi e realizzando i sogni di chi non ha potuto farlo ma si è sacrificato perché ci riuscissi io. Ho lottato per i miei ideali, ho impegnato il mio tempo libero dedicandomi al sociale, in tutte le sue forme. Ho imparato a sopravvivere, creandomi professionalità parallele in molti settori, che ora non interessano a nessuno. Credevo di poter essere utile al mondo e non di dover soltanto elemosinare un posto di lavoro. Ho sbagliato tante cose, a quel che vedo.E oggi, che mi è rimasto così poco, sottrarrò alla mia dignità gli ultimi scampoli di lealtà, laverò vetri in giacca e cravatta, pulirò fanali sporchi. Ruberò, se sarò costretto a farlo perché qualcuno mi ascolti. Darò anche fuoco a una giornata di sole, se qualcuno scriverà che sono vittima di una realtà che non mi ha voluto ascoltare.Egregio Sig. Presidente, non chiedo molto alla vita e alla società. Solo di poter mettere a frutto quello che ho imparato, e di guadagnare quel che valgo, come ho sempre fatto. Niente di più.

mercoledì 7 aprile 2010

PERCHE' DELEGARE?



Possiamo continuare a delegare la nostra vertenza ai giudici fallimentari e ai vertici sindacali? Perchè non ci mobilitiamo? Perchè non chiediamo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di riceverci?

lunedì 8 marzo 2010

PERQUISIZIONI GUARDIA DI FINANZA NEGLI UFFICI PHONOMEDIA


PERQUISIZIONI GDF IN UFFICI MILANO E NOVARA DI PHONOMEDIA (ANSA) - MILANO, 8 MAR - I militari del nucleo valutario della Gdf di Milano con i loro colleghi nel nucleo tributario di Novara oggi hanno perquisito nel capoluogo lombardo e nella citta' piemontese una decina tra societa' e call center riconducibili a Phonomedia, una delle 16 aziende della galassia della romana Omega, societa' nella quale sono anche confluite una serie di attivita' di information technology e call center ceduti da Eutelia ad Agile. L'operazione delle Fiamme gialle disposta dalle procure di Milano e di Novara e' avvenuta nell'ambito di uno dei filoni di un'indagine piu' ampia che riguarda societa' come Omega, Omnia Service Center, di cui e' stato chiesto anche il fallimento (per Omega l'istanza riguarda Libeccio, la holding che sta a monte della catena di controllo), ritenute 'decotte'''. I loro dipendenti in passato sono stati protagonisti anche di clamorose proteste per difendere il posto di lavoro. Nell' inchiesta sono indagati alcuni amministratori ed ex amministratori delle societa' finite nel mirino degli inquirenti con accuse che vanno dal riciclaggio, ai reati fallimentari e alle false fatturazioni. Oggi nell'ambito del nuovo filone di indagine relativo a Phonomedia sono stati sequestrati moltissimi documenti, ora al vaglio degli investigatori. (ANSA)

domenica 7 marzo 2010

NO ALLA CASSA INTEGRAZIONE!! IL 10 MARZO TUTTI A ROMA




La cassa integrazione va respinta. L'accordo bidone che si apprestano a sottoscrivere Cisl e Uil insieme ai custodi va messo immediatamente in discussione e delegittimato. Raccogliamo immediatamente le firme e sconfessiamo l'operato dei sindacalisti-venduti di Cisl e Uil. Aderiamo in massa alla manifestazione indetta per mercoledì 10 marzo. Rivolgiamoci ad avvocati privati indipendenti e impugniamo l'accordo truffa. Avviamo le procedure d'urgenza previste dall'articolo 700 del codice civile.
E' necessario coinvolgere il governo nazionale, possibilmente il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e mantenere in piedi la vertenza, coinvolgere le istituzioni locali per trovare immediatamente una soluzione per collocare tutti i lavoratori interessati. La cassa integrazione e la mobilità non la vogliamo. Non vogliamo l'assistenza!!
Non possiamo delegare il nostro futuro alle decisioni del tribunale fallimentare.
PS/ e Buon 8 Marzo a tutte le colleghe. La foto del Post è dedicata a loro!!

mercoledì 3 marzo 2010

VALUTIAMO QUESTE PROPOSTE..


Abbiamo letto le proposte avanzate da un manager per individuare una soluzione della nostra vertenza. Le proposte sono contenute qui www.scribd.com/share/upload/23442731/20dxw9yiskfzq30z2z86.

Vogliamo aprire una discussione, valutarle ed eventualmente presentarle ai tavoli di negoziato?

sabato 27 febbraio 2010

BASTA!!



E' arrivata l'ora di dire basta. Basta con la propaganda politica, i balletti, i cineforum. Basta con il gioco dello scaricabarile. Basta con i custodi o i commissari. Basta con i politici(di tutti i partiti) che vogliono usarci come 'massa da manovrare' o come serbatoio elettorale, Basta con le ridicole assemblee o le rappresentazioni dei lavoratori Agile come 'fenomeni da baraccone.
Basta.
Il governo, la presidenza del consiglio dei ministri deve individuare immediamente una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionale di migliaia di colleghi.
Rompiamo la tregua elettorale. Subito iniziative di lotta. Proclamiamo una manifestazione nazionale a Roma, davanti Palazzo Chigi. Ma, per favore, però, basta con il folklore. Niente maschere bianche o nere, niente bare o pagliacciate varie. I lavoratori e le lavoratrici devono sfilare mostrando i loro volti con dignità e sobrietà. Piuttosto, portiamo le nostre moglie, i nostri figli.
Chiediamo di essere ricevuti dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi per individuare subito una soluzione. Non possiamo delegare la nostra vertenza ai Tribunali. E' una vertenza sindacale e sociale e le istituzioni devono svolgere il loro ruolo.
Il sindacato? Faccia il sindacato e la smetta di giocare...

lunedì 15 febbraio 2010

LA COMMEDIA DEI SINDACATI



L'azienda ha aperto le procedure per l'attivazione della cassa integrazione straordinaria. Non è previsto il rientro. E già circolano i numeri. Si dice che gli esuberi saranno circa 450. Una procedura concordata qualche settimana fa con i vertici nazionali dei sindacati confederali nel corso di un incontro 'informale' alla presidenza del consiglio dei ministri. Erano presenti Epifani, Bonanni e Angeletti e i segretari generali di Fiom, Film, Uilm e i custodi giudiziari. Un incontro che si è tenuto lontano dagli 'occhi indiscreti' dei lavoratori.Durante la riunione è stato concordato che i custodi giudiziari avrebbero chiesto ufficialmente al Ministero del Lavoro la convocazione di una riuinio per l'apertura della procedura di cigs. E la riunione, appunto si è tenuta il 15 febbraio. I sindacati, ovviamente, presentandosi hanno 'legittimato' l'avvio della procedura di cigs.
Respingiamo l'accordo. Nessuna fiducia nelle chiacchiere del sindacato.
Scioperi e cortei spontanei subito. Non molliamo. Questi sono i primi licenziamenti!!I custodi giudiziari stanno attuando una ristrutturazione aziendale per consegnare pezzi dell'azienda ad alcuni autorevoli acquirenti!!

domenica 14 febbraio 2010

EUTELIA:33 MILIONI DIROTTATI ALL'ESTERO




La prima inchiesta penale sul caso Eutelia è arrivata al capolinea. Il pm Roberto Rossi, della procura della Repubblica di Arezzo, ha chiesto il rinvio a giudizio per i quindici indagati, tra i quali molti componenti della famiglia Landi, fondatrice dell'azienda. Con diversi motivazioni e livelli di responsabilità, il Pm contesta reati che vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio, all'appropriazione indebita fino alla frode fiscale. Più una raffica di imputazioni minori in cui rientra anche la subornazione di un testimone. Sotto accusa nella famiglia Landi ci sono il presidente onorario di Eutelia, Angiolo, l'ex amministratore delegato Samuele, (protagonista della contestatissima irruzione d'autunno nella sede romana dell'azienda), i fratelli Raimondo e Isacco, il figlio di Raimondo, Sauro, e il figlio di Angiolo, Alessandro.
Sono tutti accusati dell'appropriazione indebita di 33 milioni di euro, più 3 milioni di sterline, che secondo l'accusa sarebbe andata avanti dal 2003 al 2008, fino a quando cioè non scattò il blitz della Guardia di finanza nella sede aretina di via Calamandrei, nelle sedi sparse in Italia, nelle abitazioni e perfino negli aerei della flotta aziendale. In sostanza, secondo la ricostruzione del pubblico ministero, somme ingenti sarebbero state stornate dai conti di Eutelia e dirottate in Svizzera tramite triangolazioni societarie in Inghilterra, Isole del Canale, Romania e Bulgaria, verso banche estere. L'avvocato elvetico Pier Francesco Campana si sarebbe poi occupato di riciclare i soldi attraverso altre società estere.
Un altro filone dell'inchiesta riguarda la cessione alla 'Voiceplus' srl del ramo d'azienda relativo ai numeri telefonici a valore aggiunto. In questo caso si tratterebbe di 62 milioni, secondo gli inquirenti, mai contabilizzati e dunque sottratti agli azionisti di minoranza ed al fisco. La subornazione di teste, in questo filone, è stata contestata al solo Sauro Landi che avrebbe fatto pressione su un testimone affinché desse la versione più favorevole ai Landi. Gli altri imputati sono Daniele Bonarini, Giovan Battista Canali, Alessandro Iaboni, Fabio Luci, Marco Mariotti, Pasquale Pallini, Daniele Bonarini, Maurizio Sorini e Roberto Zambrenti.
La vicenda Eutelia è una delle più scottanti tra quelle per le quali è stato chiesto dai lavoratori l'intervento del Governo. Gran parte dei dipendenti, quasi tutti altamente qualificati nell'Information technology, alla fine della primavera 2009 erano stati "ceduti" da Eutelia all'Agile del gruppo Omega che appena insediato ha prima iniziato a ritardare il pagamento degli stipendi e poi annunciato un piano di licenziamenti collettivi per circa 1.200 lavoratori.
Il gruppo Omega, tra l'altro, è lo stesso che a luglio 2009 ha acquisito le attività di Phonemedia, colosso dei contact center le cui dodici sedi italiane sono ora quasi del tutto ferme perché i dipendenti non vedono gli stipendi da mesi. Sul caso Eutelia, un'altra inchiesta è stata aperta a dicembre dalla procura della Repubblica di Milano

mercoledì 10 febbraio 2010

I PADRONI DI EUTELIA RINVIATI A GIUDIZIO..I VERTICI SINDACALI, INVECE, PREPARANO UN ACCORDO BIDONE..MOBILITIAMOCI




EUTELIA: PROCURA DI AREZZO HA CHIESTO 15 RINVII A GIUDIZIO PER VERTICI AZIENDA PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, FALSO IN BILANCIO E APPROPRIAZIONE INDEBITA Arezzo, 10 feb. - (Adnkronos) - La procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio di 15 persone tra cui azionisti, consulenti, funzionari ed ex funzionari della societa' di telecomunicazioni Eutelia, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio e appropriazione indebita. La richiesta di rinvio a giudizio e' stata firmata dal pm aretino Roberto Rossi. Tra gli indagati ci sono sei membri della famiglia Landi, fondatrice di Eutelia, tra cui il presidente onorario della societa' Angiolo Landi, l'ex amministratore delegato Samuele Landi, e Isacco e Raimondo Landi, che siedono nel cda dell'azienda, pur senza deleghe relative alla governance aziendale. (Fas/Pn/Adnkronos) 10-FEB-10 17:53
I vertici di Eutelia sono stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio e appropriazione indebita. Saranno processati.
I vertici sindacali, intanto, si apprestano a firmare la cassa integrazione straordinaria (senza rientro). Il 15 febbraio prossimo è prevista una riunione al Ministero del Lavoro. La riunione va cancellata dall'agenda!!
Impediamo l'accordo bidone.
Mobilitiamoci. Autorganizziamoci. Smascheriamo i sindacalisti venduti.
Sciopero spontaneo!!!

lunedì 1 febbraio 2010

ULTIMISSIME DA PALAZZO CHIGI



OMEGA: LETTA, OK A TAVOLO ISTITUZIONALE IL 22 FEBBRAIO Roma, 1 feb. - (Adnkronos)- Si terra' il 22 febbraio il tavolo istituzionale con governo, regioni ed enti locali sulla vertenza Agile ex Eutelia per garantire le commesse. E' il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, a quanto si apprende, ad annunciarlo rispondendo alle richieste avanzate dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani. Letta ha proposto anche una istruttoria con il Ministero dello Sviluppo Economico. (Tes/Pn/Adnkronos) 01-FEB-10 21:31

martedì 26 gennaio 2010

Puzza di bruciato e speculazioni



La presidenza del consiglio convoca i segretari generali confederali di Cgil, Cisl e Uil. Tentativo di ridimensionare il ruolo dei sindacati di categoria? E' pronto un accordo-bidone?Puzza di bruciato. Intanto si continua a speculare. Un socio di Eutelia vende le azioni e lucra in modo speculativo.
Ecco le notizie.

OMEGA: LEADER SINDACATI A PALAZZO GHIGI 1 FEBBRAIO PER EX EUTELIA Roma, 26 gen. (Adnkronos) - Il caso Eutelia approda a palazzo Chigi. Il primo febbraio prossimo, infatti, il governo ha convocato sulla situazione della societa' di Tlc ex Eutelia, ora Agile (societa' del gruppo Omega), i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. L'incontro, a quanto si apprende, si terra' alle ore 20,30. (Tes/Gs/Adnkronos) 26-GEN-10 20:20
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LAVORO: EUTELIA; SOCIO VENDE AZIONI E INCASSA 1,9 MLN (ANSA) - MILANO, 26 GEN - F. Finanziaria, uno degli azionisti forti di Eutelia, la societa' di tlc al centro dei riflettori per la vicenda dell'Agile e dei lavoratori ceduti e da mesi senza stipendio, monetizza parte della sua quota nella societa'. Secondo quanto emerge dalle comunicazioni obbligatorie sull'internal dealing, F. Finanziaria ha venduto con una transazione fuori mercato 4,88 milioni di azioni a 0,3825 euro ciascuna incassando una cifra di 1,86 milioni di euro. La quota ceduta equivale al 7,46% del capitale. Secondo le ultime informazioni a disposizione della Consob la societa' era titolare del 13,43% del capitale di Eutelia. L'operazione risale allo scorso 20 gennaio ed e' stata fatta a valori superiori rispetto alle quotazioni correnti del titolo. (ANSA). ALG 26-GEN-10 17:14

venerdì 15 gennaio 2010

EUTELIA CONDANNATA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE. UNA SVOLTA?



LAVORO: EUTELIA CONDANNATA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE (ANSA) - TORINO, 15 GEN -
Eutelia e' stata condannata per comportamento antisindacale sulla cessione ad Agile del ramo It. Lo rende noto la Fiom dopo la sentenza del Tribunale del lavoro di Roma. I lavoratori di Agile da luglio 2009 non ricevono lo stipendio e per il gruppo Omega, di cui la societa' fa parte, il governo ha caldeggiato il commissariamento. ''La scarsa trasparenza di tutta l'operazione di cessione da Eutelia ad Agile - commentano Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom e responsabile del settore informatica-Itc, e Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale per il gruppo Eutelia-Agile per la Fiom - denunciata da mesi dalle organizzazioni sindacali, emerge chiaramente dalla sentenza del giudice, che dispone l'antisindacalita' della condotta di Eutelia-Agile e che ordina di rimuovere gli effetti della cessione di ramo d'azienda e di pagare gli stipendi dei lavoratori''. Da questo l'appello all'esecutivo: ''Il governo convochi immediatamente il tavolo per risolvere finalmente una vicenda gravissima - concludono Spezia e Potetti - La condanna di Eutelia e il riconoscimento delle sue gravi responsabilita' giuridiche ed economiche sono un primo importante risultato delle lotte delle lavoratici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali''