
“Tutti giudicano secondo l'apparenza,nessuno giudica secondo la sostanza”.(Von Schiller)
Eutelia ha concordato con i sindacati nazionali un piano di ristrutturazione aziendale nello scorso mese di maggio.
Gli orientamenti aziendali erano contenuti nel piano industriale presentato durante gli incontri ‘ristretti’ tenuti con i vertici sindacali e ufficialmente presentato nella riunione svoltasi il 23 giugno al Ministero del Lavoro.
I ‘contratti di solidarietà’ sono stati introdotti per recuperare tempo, razionalizzare risorse e ottenere carta bianca per riorganizzarsi (recuperare crediti, chiudere alcuni contratti, procedere ad alcune vendite ecc ecc)
Nello stesso accordo di giugno, si faceva esplicitamente riferimento ad eventuali dismissioni.
Vi invitiamo a leggere il punto sette dell’accordo clicca qui .
Le procedure previste dall’articolo 47 della legge 428/90 sono state attivate durante le feste di fine anno – ovviamente concordato con il sindacato – per evitare tensioni.
L’8 gennaio scorso, il Consiglio di Amministrazione di Eutelia ha “deliberato la dismissione delle attività IT del gruppo e ha dato mandato all'Amministratore Delegato di individuare possibili acquirenti che possano garantire il mantenimento dei servizi che il gruppo offre ai propri clienti. L'obiettivo della dismissione delle attività IT è quello di rendere più snella l'intera struttura del gruppo Eutelia che si concentrerà d'ora in avanti sul comparto delle Telecomunicazioni. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha incaricato l'AD di predisporre un nuovo piano industriale che possa individuare le azioni necessarie affinché l'azienda riesca ad aumentare progressivamente di valore nel prossimo triennio".
Leggete ed approfondite i contenuti, le parole del cda Eutelia:"individuare possibili acquirenti che possano garantire il mantenimento dei servizi che il gruppo offre ai propri clienti..."
Eutelia ha già individuato gli acquirenti! Sono aziende - qualcuna anche con ramificazioni internazionali - indirettamente controllate dalla finanziaria del gruppo.
La proposta di porre in mobilità 1800 persone è una commedia concordata con i sindacati per fare ingoiare ai lavoratori come ‘unica minestra da mangiare’, come ultima spiaggia, la cassa integrazione straordinaria e la cessione di 800 lavoratori nelle società amiche a costo zero (grazie ai benefici fiscali previsti per l’assorbimento di cassintegrati).
I sindacati hanno intenzione di utilizzare 'la crisi Eutelia' per ottenere qualche ammortizzatore sociale in più dalla Presidenza del Consiglio.
Noi riteniamo che da un'eventuale riunione a Palazzo Chigi debbano venire fuori risultati più efficaci: commesse, salvaguardia di tutti i posti di lavoro, un piano per l'informatica italiana.
Invece, i sindacati ed Eutelia hanno concordato la Cigs. L'azienda presenterà questa proposta dopo le 48 ore di riflessione chieste oggi al Ministero della attività produttive.
Che fare?
Intanto, le attività oggi sono andate in tilt, aldilà della riuscita o meno della manifestazione di Roma davanti al Ministero.
Molti colleghi hanno chiesto le ferie o si sono dichiarati ammalati ma non hanno partecipato alla manifestazione? Un comportamento poco etico, ma, comunque non si sono presentati al lavoro. Questo è un risultato!
Che fare?
Intanto, consideriamo strategicamente un errore organizzare uniche manifestazioni, come quella di oggi. E’ più efficace agire localmente sui territori.
Inoltre, sono necessarie iniziative presso le presidenze regionali, i sindaci, i gruppi parlamentari di tutti i partiti.
E...teniamo d'occhio i sindacati nazionali. Soprattutto quelli del settore delle telecomunicazioni. Sono poco affidabili. Provate a parlare con i colleghi della Wind, Almaviva, Vodafone e Telecom e vi confermeranno che abbiamo ragione...